Arcangelo Galante
- 25/06/2020 09:33:00
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Il componimento appare come unaccorata riflessione, inerente il dolore di chi, affetto da straziante vicissitudine, avverte di essere stato tradito. Cosicché, per mezzo di un qualcosa che gli attanaglia lanima, il protagonista si sente anche escluso dalla gioia delle emozioni più belle della vita, trovandosi persino nella medesima situazione del Cristo, prima del famigerato bacio di Giuda Iscariota. L’autore, con dettagliate considerazioni, continua ad esprimere poeticamente la sofferenza, paragonandosi a una rondine settembrina, spersa nella frivolezza di gente incapace di donare sostegno e forza, dinanzi allo spinoso frangente che l’ha messa a dura prova. E chissà quanti hanno provato, sulla pelle propria, l’esperienza d’un sentimento tradito, ancor prima della affliggente conseguenza di essersene accorti!
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